La mia arte fa parte del mio modo di vivere con cui contrasto gli elementi intermedi che penetrano dappertutto e ovunque, erompendo la possibilità con malizia aggressiva. Io registro sulla tela la proiezione del deperimento e la devastazione. Sin dall’inizio, con veemenza nego l’esistenza quotidiana di cose che, anche se ha un senso o uno scopo e serve alti ideali, ciò nonostante, non mi interessa. Mi occupo solamente di mistero.